Tremila euro di multa: tanto è costato al gestore di uno stabilimento balneare ubicato in località Specchiolla, sul litorale brindisino, spostare la posidonia dalla spiaggia che ha in concessione a quella libera adiacente.
Ad infliggere la sanzione sono stati i militari della Capitaneria di Porto di Brindisi che, coordinati dal comandante Salvatore Minervino, erano impegnati in attività di monitoraggio nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro 2018”, e si sono accorti dello spostamento.
La posidonia è una pianta acquatica fondamentale per mantenere il delicato equilibrio dell’ecosistema marino. Lo spiaggiamento delle biomasse è un fenomeno naturale che porta a generare veri e propri accumuli sulla battigia, creando non pochi disagi a bagnanti ed operatori.
La presenza però di tali biomasse è fondamentale per il naturale ripascimento degli arenili pertanto, in virtù di ciò, la Regione Puglia ha vietato la deliberata asportazione delle stesse dal sito di concentrazione, rimandando a opportune misure di corretta gestione del delicato sistema, contenute nelle proprie Linee Guida che prevedono il coinvolgimento dei Comuni costieri.
La posidonia è un elemento fondamentale nella protezione delle coste, considerato che con le sue foglie crea delle barriere naturali che riducono la velocità delle correnti e proteggono la costa dall’erosione del mare, soprattutto durante i grandi temporali della stagione fredda. Al suo interno vivono molti organismi animali e vegetali; la posidonia aumenta inoltre la trasparenza delle acque marine intrappolando i sedimenti presenti nel mare e infine, e forse è l’aspetto più importante, produce grandi quantità di ossigeno. Molto sensibile agli agenti inquinanti, la posidonia quindi non è un’alga ma un indicatore della buona qualità delle acque marine.